Che cos'è la Fair Roulette

Nella sua forma più pura, la Fair Roulette è una variante della roulette francese, europea ed americana, nella quale vengono semplificate alcune regole e alcune meccaniche di gioco.

A parte questo sistema più snello, per il resto la Fair Roulette è molto simile alle versioni francese ed europea, mentre dell'americana spesso, ma non sempre, prende la regola della divisione in colori delle chip dei giocatori.

Le regole della Fair Roulette

Per quanto riguarda la numerazione, la Fair Roulette adotta un solo zero (0), a differenza della roulette americana dove è presente anche il doppio zero (00). Per il resto, i numeri vanno come sempre da 1 a 36, e i pagamenti sono quelli tipici di tutte le roulette: 35 a 1 per il numero secco, 17 a 1 per il cavallo, 11 a 1 per la terzina, 8 a 1 per il carré, 5 a 1 per la sestina, 2 a 1 per dozzine e colonne e 1 a 1 per tutte le doppie chance, che sono rosso o nero, pari o dispari e 1-18 e 19-36.

Nella Fair Roulette non è possibile effettuare le cosiddette chiamate annunciate, che nelle altre varianti della roulette sono un modo veloce per puntare su un gruppo di numeri adiacenti sulla ruota. Per questo motivo viene definita una versione più semplificata rispetto agli altri tre tipi di roulette esistenti.

Come detto, nella Fair Roulette i giocatori possono giocare ciascuno con un colore di gettoni ben preciso. Questo non solo facilita il compito del croupier nell'identificare le puntate, ma permette anche al giocatore di vedere meglio e con più velocità se la propria scommessa è vincente oppure no.

La regola dello zero nella Fair Roulette

Quando un giocatore effettua una scommessa su una delle doppie chance, ma esce lo zero, metà della sua scommessa va irrimediabilmente persa.

Il giocatore, quindi, ha la possibilità di recuperare la propria vincita lasciando la metà rimanente sulla puntata precedentemente effettuata, oppure di chiedere al croupier di spostarla su un'altra doppia chance a sua scelta. Tipicamente, questa regola viene definita "en prison", cioè "in prigione".